Abbiate cura dell’udito: sentire male accelera il declino cognitivo

Un buon udito è l’anticamera di una buona memoria e di un cervello in forma. Tanto che secondo uno studio inglese gli apparecchi acustici potrebbero ridurre il rischio di declino cognitivo nella popolazione anziana.

I ricercatori hanno esaminato i dati di 7.385 adulti di 50 anni e oltre senza problemi cognitivi. Circa il 41 per cento del campione soffriva di un leggero abbassamento dell’udito, il 10 per cento aveva una grave perdita dell’udito e l’11 per cento usava un apparecchio acustico. Ebbene, le persone con una moderata perdita dell’udito ottenevano punteggi inferiori nei test sulla memoria rispetto alle persone dall’udito perfetto. Ma questo valeva solo per le persone che non facevano uso di ausili per l’udito.

«Non correggere la perdita di udito – scrivono i ricercatori – procura isolamento sociale che a sua volta porta a un mancato utilizzo di gran parte delle reti neurali nel cervello. E questo potrebbe spiegare il declino cognitivo». La perdita dell’udito legata all’avanzare degli anni può essere associata a una vasta gamma di problemi di salute, poiché tocca molti aspetti della vita quotidiana: chi ha difetti di udito fa fatica a intrattenere conversazioni, a mantenere una normale vita sociale e anche a seguire i consigli di un medico. Numerosi studi hanno suggerito che un calo dell’udito possa favorire l’insorgere della demenza nelle persone anziane.

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